Ccon la circolare n. 27/E del 07 novembre 2017, l’Agenzia delle Entrate interviene in materia di split payment IVA (ovvero il meccanismo con cui il privato che fattura ad una PA incassa l’importo della fattura al netto dell’IVA, che verrà versata in seguito dall’ente di P.A.), a seguito della riforma avvenuta con il DL 50/2017. In particolare la circolare così sintetizza le novità introdotte dal DL:
. estensione dell’ambito di applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti alle operazioni effettuate nei confronti di tutte le pubbliche amministrazioni destinatarie delle norme in materia di fatturazione elettronica obbligatoria di cui all’articolo 1, commi da 209 a 214 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nonché delle società controllate da pubbliche amministrazioni centrali e locali, nonché delle società quotate incluse nell’indice FTSE MIB (di seguito “PA e Società”);
. applicazione della scissione dei pagamenti ai compensi per prestazioni di servizi assoggettati a ritenute ai fini delle imposte sul reddito (i c.d. professionisti);
. possibilità per le PA e Società acquirenti di beni e servizi di anticipare l’esigibilità dell’imposta al momento della ricezione ovvero al momento della registrazione della fattura di acquisto;
. possibilità per le PA e Società acquirenti di beni e servizi di effettuare il versamento diretto dell’imposta dovuta con modello F24 entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui l’imposta diviene esigibile, senza possibilità di compensazione e utilizzando un codice tributo che è stato istituito dalla Risoluzione N. 139/E del 10/11/2017 dell’Agenzia delel Entrate (vedasi news successiva). Ciò, in alternativa, all’annotazione delle fatture di acquisto, oltre che nel registro degli acquisti di cui all’art. 25 del DPR n. 633 del 1972, anche nel registro di cui agli articoli 23 o 24 del predetto DPR, al fine di far confluire l’imposta dovuta nella liquidazione periodica.
Alle novità qui sopra, deve inoltre aggiungersi quella prevista dal DL 148/2017 in fase di conversione che prevede l’estensione della scissione dei pagamenti a tutte le Società controllate, in misura non inferiore al 70 per cento, dalla PA. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze saranno stabilite le modalità di attuazione della disciplina che, pertanto, dal 1° gennaio 2018 riguarderà, sostanzialmente, anche le società controllate, direttamente o indirettamente, dalle Pubbliche Amministrazioni centrali diverse dalla Presidenza del Consiglio e dai Ministeri, dalle Pubbliche Amministrazioni locali diverse da Regioni, Province, Comuni e Unioni di Comuni, nonché gli enti di previdenza, le aziende speciali, gli enti pubblici economici, le fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche per una percentuale complessiva del fondo di dotazione non inferiore al 70 per cento e le società, partecipate in misura non inferiore al 70 per cento, dalle Amministrazioni pubbliche, dalle Autorità indipendenti e dalle Amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché dalle loro controllate.
La Circolare è disponibile al seguente link