Se ne è discusso nel corso del convegno “La via dello sviluppo. Mercato e dogane tra controlli e opportunità” organizzato dalla rivista giuridica “Nova Itinera-percorsi del diritto nel XXI secolo” edal Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali (CNSD). L’evento era finalizzato a riflettere sia sul rapporto tra esigenze di mercato e repressione degli illeciti sia sulle nuove metodologie di controllo e di analisi del rischio introdotte dalla più recente normativa doganale europea
Il rapporto tra esigenze di mercato e repressione degli illeciti nella prospettiva dello sviluppo e della migliore sinergia tra operatori, magistratura, forze dell’ordine e soggetti incaricati dei controlli: è il tema centrale del convegno “La via dello sviluppo. Mercato e dogane tra controlli e opportunità” organizzato a Roma dalla rivista giuridica “Nova Itinera-percorsi del diritto nel XXI secolo” e dal Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali (CNSD) che con questa iniziativa si sono proposti di analizzare e confrontare gli approcci e le opinioni dei principali protagonisti del mondo doganale e degli scambi internazionali sull’argomento al centro dell’appuntamento romano, con particolare riferimento alle nuove metodologie di controllo e di analisi del rischio introdotte dalla più recente normativa doganale europea e all’evoluzione dell’organizzazione delle dogane italiane.
“Il nostro obiettivo – spiega il Presidente degli Spedizionieri doganali Giovanni De Mari – è quello di creare un viatico allo Sportello Unico delle Dogane già previsto nel Decreto del Ministro Delrio e utile a consolidare e sviluppare ulteriormente la sinergia e il dialogo tra le realtà chiamate ad esercitare i controlli, in Italia particolarmente numerose. Si tratta di uno strumento importante che sotto l’egida dell’Agenzia delle Dogane consentirebbe la crescita decisa di questa collaborazione. Più in generale – spiega ancora il Presidente De Mari – dovremo ricercare il giusto equilibrio tra la fluidità dei traffici e la difesa dei diritti comuni, come quello della sicurezza, che rappresentano i due poli caratteristici, da conciliare, dell’internazionalizzazione degli scambi“. I quali, per tutti i Paesi ma in particolare per l’Italia, vocata all’export tanto che questa voce anche nei periodi di crisi non è masi scesa nel differenziale negativo, “sono imprescindibili ed insieme un’opportunità decisiva, da valorizzare adeguatamente e con tutti gli strumenti possibili – dice il Vice presidente del Cnsd Enrico Perticone – Il sistema dei controlli è infatti fondamentale sia in quanto a sicurezza sia perché esso rappresenta un asset di valore anche per la competitività delle imprese a livello internazionale, fattore questo, che non è legato solamente al marketing, ma anche alla capacità da parte delle stesse aziende di valutare le condizioni alla quali si vende o si acquista. Ad incidere profondamente, infatti, sul sistema degli scambi non è solo la leva fiscale ma anche quella del controllo merceologico che confluisce e si concentra proprio nell’attività delle dogane. Ecco perché diventa importante contare su uno strumento come lo Sportello Unico“.
Intervista al Presidente del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali, Dott. Giovanni De Mari
Intervista al Vice Presidente del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali,
Dott. Enrico Perticone
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Comunicato Stampa | Il Sole 24Ore – 12_12_2017 | Italia Oggi – 07_12_2017 |
Milano Finanza_15_12_2017 | ||