Roma, 28 dicembre 2012
A TUTTI GLI ISCRITTI ALL’ALBO

Nel corso di quest’anno una serie di eventi, tra cui citiamo il perdurare della crisi economica, le ultime modifiche apportate alla legislazione doganale comunitaria e nazionale e la riforma delle professioni hanno prodotto conseguenze, anche negative, per l’attività professionale.
Il Consiglio Nazionale, insieme con le associazioni di categoria, si è intensamente adoperato per affermare la centralità del ruolo del doganalista presso tutte le sedi istituzionali.
L’intensificarsi delle relazioni con le altre associazioni – in particolare con Confcommercio, Confetra e Confindustria – nonché le molteplici iniziative di collaborazione avviate con vari organismi pubblici (MISE, Ministero dei Trasporti, Agenzia delle Dogane), testimoniano l’importanza del nostro ruolo per la ricognizione dinamica delle criticità nel settore dell’interscambio e la loro risoluzione.
Di particolare rilevanza è la riforma delle professioni ordinistiche che ha visto avvicendarsi in poco più di diciotto mesi un numero elevatissimo di provvedimenti legislativi, spesso disorganici tra loro, culminati con il Decreto del Presidente delle Repubblica del 7 agosto 2012 n. 137.
In questo contesto il Consiglio Nazionale, in coordinamento con le associazioni di categoria, ha provveduto ad elaborare, in base a quanto previsto dagli artt.6 e 8 del suindicato decreto, i regolamenti sul tirocinio per l’accesso alla professione e sui Consigli di disciplina territoriali dell’Ordine, attualmente all’esame del Ministero dell’Economia e delle Finanze nella sua qualità di Organo vigilante sulla nostra professione, per la formulazione dei relativi pareri. Il Consiglio Nazionale sta inoltre ultimando gli altri adempimenti previsti dal DPR 137/2012, procedendo alla stesura del regolamento sulla formazione continua ed alla definizione di una polizza di responsabilità professionale che tenga conto della complessità e poliedricità della nostra figura.
Un altro anno difficile si è concluso. Le problematiche contingenti sono state amplificate dalla crisi economica, ma ciò nonostante abbiamo registrato qualche risultato positivo su cui è lecito far leva per costruire un futuro migliore, auspicando che, nei prossimi anni, siano sempre più numerosi i giovani che si appassionano e si avvicinano alla nostra professione, trovando uno sbocco lavorativo nel settore degli scambi internazionali e della fiscalità indiretta. In ciò potranno sempre contare sul nostro Ordine quale elemento di coagulo e di garanzia della qualità, anche grazie all’ampia gamma di servizi, a cominciare dalla formazione, che siamo in grado di assicurare.
Resta, comunque, viva la preoccupazione sul momento di crisi generalizzata e rimane alta la nostra attenzione per individuare i problemi e proporre tempestivamente, ove possibile e nel rispetto dei ruoli istituzionali, idonee soluzioni in modo da ridurre se non eliminare qualsiasi impatto negativo.
Siamo sicuri, poi, che l’attivazione dello sportello unico doganale, di cui abbiamo registrato una recente anticipazione, contribuisca alla soluzione di alcune delle criticità nei controlli effettuati nel momento doganale ed esalti la centralità del ruolo dello spedizioniere doganale.
Buon 2013 a tutti gli spedizionieri doganali.
Il presidente
Giovanni De Mari

Allegati: CNSD – 2012 – Comunicazioni – 282 – 31122012