Con la Decisione di esecuzione (UE) 2015/1401 del Consiglio, l’Italia era stata autorizzata fino al 31 dicembre 2017 affinché l’IVA dovuta sulle forniture alle pubbliche amministrazioni fosse versata da tali autorità su un apposito conto bancario bloccato dell’amministrazione fiscale. Tale misura speciale, la quale fa parte di un pacchetto di misure introdotte dall’Italia per contrastare la frode e l’evasione fiscale, costituiva una deroga agli articoli 206 e 226 della direttiva 2006/112/CE in relazione alle modalità di pagamento e di fatturazione dell’IVA. Successivamente, con la decisione di esecuzione (UE) 2017/784 del Consiglio l’Italia era stata autorizzata ad applicare la misura speciale fino al 30 giugno 2020 e il relativo ambito di applicazione era stato esteso al fine di includervi le cessioni di beni e le prestazioni di servizi ad alcune società controllate da pubbliche amministrazioni e alle società quotate in borsa incluse nell’indice «Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa» («FTSE MIB»).
A seguito di un’ulteriore richiesta di proroga presentata alla Commissione europea il 4 dicembre 2019, la misura di deroga è stata ora prorogata fino al 30 giugno 2023, lasciando così tempo sufficiente per valutare l’efficacia delle misure attuate dall’Italia al fine di ridurre l’evasione fiscale nei settori interessati.